Codici CER e tipologie di rifiuto: tipologie e spiegazione

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I codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) sono lo strumento adottato dall’Unione Europea per classificare e descrivere i rifiuti in modo uniforme. Si tratta di tre coppie di cifre che identificano nell’ordine settore produttivo, processo o lavorazione, e lo specifico rifiuto, facilitando il recupero, il trattamento e lo smaltimento in modo conforme alle normative.

Nel settore edile, i codici di riferimento sono quelli della classe 17.00.00 – rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione. Oliboni Group, in particolare, si occupa del trasporto e dello smaltimento di macerie e rifiuti da cantiere non pericolosi, appartenenti alle sottoclassi:

  • 17.01.00 cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche,
  • 17.02.00 legno, vetro e plastica,
  • 17.06.00 materiali isolanti e materiali da costruzione,
  • 17.09.00 altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione.

Codici e spiegazione delle tipologie di rifiuto

17.01.00: smaltimento di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche

Il codice 17.01.00 – cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, con le sue sotto-classificazioni
  • 17.01.01 cemento,
  • 17.01.02 mattoni,
  • 17.01.03 mattonelle e ceramiche
  • 17.01.07
miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche non pericolosi,

riunisce tutti i rifiuti generati dalle opere edili di costruzione o demolizione di manufatti in calcestruzzo, come pali e travetti, coppi e tegole, mattoni e ceramiche non contaminati dalla vicinanza con sostanze pericolose per l’ambiente e per la salute degli operatori.

Lo smaltimento di questi sottoprodotti dell’attività edile deve seguire specifiche direttive sin dalle prime fasi di raccolta e separazione dei materiali per tipologia sul cantiere, fino al trasporto nel centro di recupero. Si tratta infatti di materiali difficilmente degradabili se dispersi nell’ambiente, per questo devono essere conferiti presso centri autorizzati. Se per piccole quantità i rifiuti possono essere conferiti direttamente all’Isola Ecologica, nel caso di volumi di rifiuti elevati è meglio affidare trasporto e conferimento nelle discariche iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali a professionisti del settore.

17.02.00: smaltimento di legno, vetro e plastica

All’interno del codice 17.02.00 legno, vetro e plastica sono ricomprese le sotto-categorie
  • 17.02.01 legno,
  • 17.02.02 vetro,
  • 17.02.03 plastica.

Si tratta di rifiuti come travi e rivestimenti in legno, pavimenti parquet e laminati, porte e infissi in legno e PVC, vetri e finestre non pericolosi, anche se la dispersione di sostanze nocive nelle vicinanze o l’uso come contenitori potrebbe aver contaminato questi materiali. Dopo essersi accertati quindi che la materia prima grezza non rilasci tossine o residui nocivi per l’ambiente e per la salute, possono essere riutilizzati direttamente per altri progetti edili, per realizzare imballaggi, tessuti, e nella realizzazione di biocarburanti, oppure smaltiti da centri e discariche autorizzate.

17.06.00: smaltimento di materiali isolanti e da costruzione

Il panorama dei materiali utilizzati come isolanti per migliorare l’efficienza energetica e il comfort termico e acustico è davvero ampio: si va da quelli più pericolosi, come amianto, usati soprattutto nelle vecchie costruzioni, a quelli più moderni e sicuri (appartenenti alla sotto-categoria 17.06.04 materiali isolanti non pericolosi) come la fibra di cellulosa, le schiume plastiche espandibili (polistirolo EPS e poliuretano espanso EPS) e l’aerogel.

Va prestata attenzione invece alle Fibre Artificiali Vetrose, o lane minerali. Le FAV sono infatti di moltissimi tipi, e non possono essere classificate sotto un codice univoco. Per ciascuna fibra artificiale vanno considerate la dimensione, che le rende potenzialmente respirabili e che quindi potrebbero danneggiare le vie respiratorie, e la biosolubilità o bio-persistenza. In caso di fibre artificiali con basse concentrazioni di ossidi alcalini o alcalino/terrosi, le fibre tendono a restare a lungo all’interno dei polmoni, prima di essere smaltite dall’organismo, e potrebbero quindi causare danni all’organismo.

Se quindi lana di roccia e lana di vetro sono tendenzialmente sicure, per le altre fibre artificiali vetrose bisogna accertarsi che siano in possesso di un certificato di biosolubilità, o di un certificato EUCEB. Solo a questo punto potranno essere conferite a un impianto di smaltimento o trattamento per materiali isolanti non pericolosi.

17.09.00: smaltimento di altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione

L’ultima voce, in particolare la sotto-categoria 17.09.04 Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizioni non pericolosi, riunisce quelli che sono gergalmente definiti “detriti”, “calcinacci” o “macerie”. Si tratta di sottoprodotti perlopiù di piccoli lavori di edilizia e ristrutturazione come demolizione di un muro o rifacimento del bagno, per i quali sia difficile separare le diverse componenti.

Per questi e per gli altri rifiuti da cantiere, la normativa prevede apposite operazioni di smaltimento e riutilizzo. Per essere in regola quindi, oltre che per beneficiare dei vantaggi di una gestione sostenibile di macerie e rifiuti, a Verona e provincia puoi rivolgerti a Oliboni Group.

Da più di trent’anni, Oliboni si occupa infatti dello smaltimento di rifiuti da cantiere e di fornitura di materiali da cava, con un servizio a misura di ogni committente. Professionalità, affidabilità e personalizzazione: contattaci senza impegno per preventivi, consulenze e sopralluoghi, o per scoprire tutti gli altri servizi di trasporto materiale edile conto terzi (anche con piccoli trasporti per il centro storico), noleggio di tubi per l’edilizia e fornitura di materiale da cava.