Smaltimento dei rifiuti CER 17.06.04: cosa sono e come gestirli

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La gestione responsabile dei rifiuti provenienti dalle normali attività di costruzione, demolizione e ristrutturazione non è solo un obbligo di legge.

Recuperare e trattare alcune tipologie di materiali, come i materiali isolanti e da costruzione (codice CER 17.06-04) consente infatti da un lato di rispondere alle istanze ecologiste e di sostenibilità ambientale sempre più sentite nell’ambito dell’architettura e del design. Dall’altro, contribuisce a una riduzione dei costi legati allo smaltimento e alla realizzazione di nuovi materiali edili, poiché anche quelli vecchi possono trovare nuovo impiego nella progettazione edilizia consapevole e sostenibile.

Cosa sono i rifiuti 17.06.04?

All’interno della classe CER 17.06.00 - materiali isolanti e da costruzione si distingue la sottoclasse 17.06.04 dei materiali isolanti e da costruzione non pericolosi (indicati invece alla categoria 17.06.03) e non contenenti amianto (indicati a loro volta rispettivamente dalle categorie 17.06.01* e 17.06.05*). Tra i materiali isolanti e da costruzione non pericolosi, dunque, rientrano
Fibra di vetro, utilizzata per l’isolamento termico e acustico sia negli edifici residenziali che commerciali.
  • Lana di roccia, impiegata sia per l’isolamento termico che come protezione antincendio, grazie alla sua natura ignifuga.
  • Polistirene espanso (EPS, anche conosciuto come polistirolo).
  • Poliuretano espanso, un polimero termoindurente conosciuto anche come schiuma poliuretanica.
  • Fibra di cellulosa, un materiale isolante e sostenibile realizzato a partire dalla carta riciclata.
Questi materiali possono essere in parte riutilizzati nei processi di costruzione e ristrutturazione, ma anche impiegati per la realizzazione di materiali compositi, contribuendo a ridurre il consumo delle risorse e l’inquinamento legato al trattamento dei rifiuti, e alla generazione di nuovi materiali edili.

Come avviene il trattamento dei materiali isolanti e da costruzione CER 17.06.04

Il trattamento dei materiali isolanti non pericolosi richiede processi specifici per garantire che vengano smaltiti in modo sicuro ed ecologico. In particolare, sono fondamentali le prime fasi di raccolta, selezione e pulizia, per accertarsi vengano rimosse eventuali contaminazioni prima delle fasi di trattamento.

Una gestione consapevole consente infatti di riciclare gli isolanti non pericolosi (come la fibra di vetro e la lana di roccia) per realizzare nuovi prodotti anche compositi. Altri materiali invece (come il polistirene espanso) potrebbero essere sottoposti inizialmente a un trattamento termico per ridurne il volume, e quindi avviati ai processi di riciclo o smaltimento in discarica.

Perché è importante lo smaltimento dei materiali isolanti e da costruzione?

Il corretto smaltimento dei materiali isolanti non pericolosi è fondamentale per motivi di sicurezza ambientale e sanitaria. La dispersione di materiali edili nell’ambiente potrebbe infatti inquinare il suolo e le acque più o meno superficiali, senza contare che il rilascio di fibre e particelle nell’aria potrebbe avere delle serie conseguenze anche sulla salute dei lavoratori nei cantieri e più in generale della comunità.

Non da ultimo, lo smaltimento dei materiali isolanti e da costruzione è fondamentale per rispettare la conformità normativa, evitando sanzioni e responsabilità legali. Le legislazioni locali, nazionali ed europee sulla gestione dei rifiuti, infatti, promuovono quanto più possibile un utilizzo sostenibile delle risorse, al fine di ridurre la domanda di materie prime, e l’energia necessaria per produrle.

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